CORSO
INTRODUTTIVO AL PUBBLICISMO
E
PREPARATORIO AL GIORNALISMO
Presentazione
Attraverso l’individuazione delle cruciali questioni riguardanti la trattazione sistematica delle principali tematiche relative alla sfera dell’informazione contemporanea e mediante la disamina particolareggiata delle problematiche fondamentali concernenti il corretto svolgimento delle attività giornalistiche ordinarie e straordinarie il Corso tende a definire un panorama indicativo delle articolate realtà istituzionali e operative che influenzano le modalità di espressione delle moderne funzioni comunicative, delineando una rassegna integrale delle interazioni procedurali pertinenti, e tracciando un quadro globale dei diversi aspetti teorici, tecnici e pratici inerenti all’esercizio della professione e fornendo gli strumenti culturali indispensabili per un orientamento lavorativo consapevole e razionale.
Poiché la progettazione didascalica si attesta in corrispondenza dei massimi livelli accademici mentre la pianificazione didattica sfiora le vette più elevate della classificazione dottrinale, è possibile sfruttare pienamente l’enorme flessibilità funzionale consentita dall’esemplare organicità dei cicli di elaborate lezioni monografiche autoconclusive (frontali, virtuali o miste), attinenti a discipline polivalenti logicamente integrate e culturalmente embricate, per garantire la concreta applicazione di sperimentati sistemi analitici tendenti ad individuare gli aspetti più significativi delle materie presentate e l’effettivo sviluppo di collaudati metodi sintetici rivolti a definire la precipua importanza dei nuclei essenziali degli argomenti trattati.
In tal modo gli insegnamenti programmati riescono ad assicurare sia una formazione settoriale basilare profonda e completa opportunamente adattata alle necessità individuali degli allievi sia una preparazione specialistica esauriente ed esaustiva idealmente propedeutica ad una conoscenza del microcosmo della comunicazione professionale sufficiente per soddisfare appieno acute esigenze personali tanto soggettive quanto impellenti e idonea per andare incontro validamente ai bisogni culturali specifici di svariate categorie di utenti.
Al Corso sono ammessi i diplomati in grado di capire l’italiano (parlato e scritto) e i laureati con una buona conoscenza della lingua nazionale (prescindendo dalle modalità di esposizione); tuttavia, abitualmente, ampie deroghe al possesso di titoli di studio superiori vengono concesse agli aspiranti studiosi capaci, almeno, di esprimersi, oralmente o graficamente, in forme chiaramente comprensibili dalla maggior parte degli interlocutori casuali di media cultura e facilmente interpretabili dai comuni lettori di periodici di informazione generalizzata.
Organizzazione
Il Corso consiste in un insieme organico di lezioni convenzionali, fondamentalmente autonome, ma strettamente interconnesse, riguardanti specificamente le origini sociali della lingua italiana e la struttura glottologica paradigmatica dell’idioma nazionale, la storia dei mezzi di espressione del pensiero umano e l’evoluzione dei sistemi di informazione generalizzata, le scienze della comunicazione contemporanea applicate sperimentalmente alle realtà antropiche del terzo millennio, la regolamentazione dell’attività pubblicistica e l’ordinamento della professione giornalistica, i procedimenti scrittori specializzati e le tecniche redazionali avanzate, le particolarità istituzionali e le peculiarità legislative concernenti l’organizzazione logistica dei mass media italiani, la globalizzazione telematica uniformata e le metodologie di trasmissione informatizzata.
Peraltro le tematiche programmate vengono esaminate nell’ambito di unità espositive e descrittive didatticamente indipendenti, anche se culturalmente collegate, che vertono su argomenti di interesse specifico analizzati in maniera piuttosto approfondita (storia della scrittura, della stampa e del giornalismo; la comunicazione mediatica e il mondo dell’informazione; l’impresa editoriale giornalistica: direzione e redazione; il giornale: architettura e nomenclatura; come si fa un giornale: dalla composizione alla stampa; elementi di informatica giornalistica; imparare l’italiano: come parlare e scrivere meglio; selezione degli argomenti ed elaborazione dei concetti; teoria e tecnica della scrittura giornalistica; fatti e notizie: che cosa scrivere e come scriverlo; articolazione interna e classificazione sistematica dei periodi; composizione generale e criteri di leggibilità; istituzioni giornalistiche: l’Ordine, l’Albo e gli Elenchi; norme e regole operative: etica giornalistica e deontologia professionale; fotogiornalismo, giornalismo radiotelevisivo e giornalismo online; i nuovi orientamenti del giornalismo contemporaneo: panorama e prospettive).
Il Corso tradizionale ha una durata semestrale e si articola in venticinque lezioni frontali monografiche e autoconclusive, supportate da cospicui presidi culturali integrativi, scaglionate con cadenza settimanale, nei giorni previsti e nelle ore concordate, presso le sedi prescelte dall’Ente e tempestivamente specificate, per un ammontare complessivo di cinquanta unità orarie, corrispondenti ad altrettanti crediti formativi, mentre gli insegnamenti, regolarmente aggiornati e continuamente integrati, si sviluppano a ciclo continuo, con sequenze programmate periodicamente in fasi ricorrenti frequentabili iterativamente e liberamente ripetibili (compatibilmente con la disponibilità dei docenti) fino alla piena soddisfazione personale dei discenti.
Le innovative modalità istruttive di tipo telematico, attivabili mediante apposite procedure informatiche dipendenti da specifiche autorizzazioni amministrative, non contemplano restrizioni territoriali o limitazioni temporali e consentono l’apprendimento a distanza individualizzato e personalizzato attraverso la ricezione di ammaestramenti virtuali interattivi comprendenti anche la formulazione di richieste di chiarimenti online durante le lezioni, lo sviluppo di estemporanei scambi di vedute fra docenti e discenti, la libera consultazione immediata dei tutor, dei professori e degli insegnanti, lo svolgimento di determinate esercitazioni pratiche, la realizzazione di particolari composizioni assegnate, la correzione contestualizzata, circostanziata e motivata degli elaborati trasmessi, la discussione degli argomenti incidentalmente affrontati, la presentazione delle difficoltà eventualmente riscontrate e la definizione delle problematiche felicemente risolte.
In accordo con il filantropico spirito di munifica liberalità che anima le Autorità Accademiche e in armonia con gli illuminati criteri programmatici che regolano le attività istituzionali, l’iscrizione al Corso, la frequenza delle lezioni frontali e l’accesso agli insegnamenti telematici sono completamente gratuiti (la distribuzione degli speciali presidi didattici — originali dispense polivalenti rilegabili in eleganti volumi al termine dei cicli didascalici — comporta, però, la simbolica compensazione delle spese editoriali sostenute per la progettazione, per la pianificazione, per la composizione, per la redazione, per la preparazione, per l’allestimento e per la confezione del raffinato materiale bibliologico esclusivo).
Presidi didattici
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